DISTURBI DEL SONNO



I disturbi del sonno comprendono numerose problematIche, come le apnee notturne, il sonnambulismo, la narcolessia, i disturbi del ritmo. L’insonnia è però il problema del sonno più diffuso, in quanto viene sperimentata occasionalmente da più della metà della popolazione e affligge in forma grave almeno un italiano su 10.

Chi soffre di insonnia percepisce il proprio sonno come inadeguato, insufficiente, di scarsa qualità, nonostante si trascorra molto tempo a letto. L’insonnia può essere caratterizzata da uno o più dei seguenti sintomi:
• Difficoltà persistente nel tempo ad iniziare e/o a mantenere il sonno
• Risvegli precoci al mattino
• Un sonno cronicamente non ristoratore o di scarsa qualità
Inoltre questa difficoltà è associata a una serie di disagi diurni come:
• Fatica/malessere
• Difficoltà nell’attenzione, concentrazione o memoria
• Disfunzioni sociali/professionali o scarse performance scolastiche
• Disturbi dell’umore/irritabilità
• Sonnolenza diurna
• Riduzione nella motivazione, energia e iniziativa
• Disposizione a errori/incidenti sul lavoro o alla guida
• Tensione, mal di testa, sintomi gastrointestinali in risposta a perdita del sonno
• Ansia o preoccupazioni per il sonno

L’insonnia può dipendere da diversi fattori. Può, infatti, essere un disturbo a sé stante (che si presenta in assenza di altri disturbi) oppure insorgere in associazione ad altri problemi di ordine medico e/o psicologico o essere causata dall’uso o abuso di sostanze. L’insonnia può infatti essere spesso conseguenza di condizioni neurologiche (cefalee, dolore cronico, Parkinson, ictus), cardiovascolari (angina, insufficienza cardiaca congestizia, aritmia), polmonari (enfisema, asma, laringospasmo), digestive (ulcera peptica, reflusso, sindrome del colon irritabile), endocrine (iper/ipo tiroidismo, diabete mellito), muscoloscheletriche (artrite reumatoide, osteoartrite, fibromialgia), dell’apparato riproduttivo (gravidanza, menopausa), psicologiche (disturbi d’ansia e dell’umore) che interferiscono con il sonno peggiorandone la quantità e qualità.
E' quindi fondamentale un’accurata valutazione diagnostica per scegliere la terapia – medica e/o psicologica – più adeguata.

I fattori sottostanti all’insonnia sono molteplici e di diversa natura. Preoccupazioni, ruminazioni legate al non riuscire a dormire che alimentano l’ansia producendo un circolo vizioso che mantiene il disturbo, abitudini di vita come l’orario in cui ci si mette a letto, il consumo di alcolici, caffeina, l’alimentazione e l’attività fisica.

La cura dell’insonnia oggi prevede sia trattamenti farmacologici che trattamenti non-farmacologici. 
Oggi, la terapia senza farmaci più accreditata è il Trattamento Cognitivo-Comportamentale dell’insonnia.